
Oggi siamo testimoni dell’affermarsi di una nuova ideologia totalitaria: il wokismo o liberal progressismo. Un’ideologia intransigente il cui carattere intollerante è la negazione e, anzi, l’antagonista di un autentico spirito di libertà e di convivenza civile. A partire da questa analisi, questo libro compie un passo in più e suggerisce che il liberal progressismo ha anche superato i confini stessi dell’ideologia e si presenta come un vero culto religioso. Con il suo neo-linguaggio da iniziati e il suo pensiero magico, attraverso un surreale e feroce normativismo moralistico e punitivo, punta a plasmare la società per trasformarla nella civiltà del post-umano, un mondo post-moderno dove ogni riferimento al reale, compreso il corpo, si trasforma in opinione.
Di fronte a questa aggressione al buon senso e alla logica, diventa urgente tornare alla natura delle cose e assumersi la responsabilità di tutelare la nostra libertà di espressione, il rispetto dell’etica e della giustizia, la sacralità delle relazioni e la comunità.
L’approccio radicalmente ideologico alla crisi dell’Occidente e delle religioni, al cambiamento climatico, alle trasformazioni sociali, conseguenza di uno sviluppo tecnologico e scientifico senza freni, a temi complessi come il fine vita o l’identità di genere ci porta a conservare ciò che amiamo con maggiore urgenza. Emerge un coraggioso sentimento di cura per ciò che ci appare fragile e prezioso: la cultura e la tradizione, il legame con la terra, la memoria, i valori che riteniamo fondamentali. Lungi dall’essere una battaglia di retroguardia e reazionaria questa è, al contrario, una sincera battaglia di libertà e un impegno fondamentale per restituire ancora un senso al vivere, e per trasmettere questa sacralità a chi verrà.
“A gran parte del pensiero progressista, il popolo, quello reale, ha sempre fatto orrore”
“Quello di Stefano Davide Bettera è un salutare baedeker di salvataggio; un viaggio sospeso alla ricerca di sé stessi e di un nuovo rapporto con il prossimo.”
Ferrucio de Bortoli
“Questo libro è una richiesta che giunge dal profondo dell’animo, un appello a non dimenticare e a tutelare la dimensione del sacro e la nostra preziosa connessione con la vita e con gli altri.”
Vito Mancuso
“La sostituzione e negazione della natura è più inquietante dell’avanzata dell’intelligenza artificiale”
Marcello Veneziani
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Stefano Davide Bettera
Scrittore, filosofo e giornalista. Alterna il suo lavoro di autore con la docenza e l’attività divulgativa e pubblicistica.




